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L'Abbazia di San Giuliano a Genova | Un Viaggio Tra Storia e Spiritualità

L'Abbazia di San Giuliano a Genova è un luogo intriso di storia, con origini che risalgono a tempi antichi. La chiesa è stata menzionata per la prima volta in un atto di vendita datato 17 giugno 1282, segnando il suo inizio ufficiale.


Questa chiesa è dedicata a San Giuliano, un martire cristiano del 304 d.C., noto per il suo sacrificio durante la persecuzione di Diocleziano. Alcune fonti suggeriscono che l'abbazia sia stata fondata nel 1240 dai frati francescani, mentre altre indicano una possibile esistenza ancora precedente all'anno 1000.


Nel 1308, i francescani si trasferirono in un'altra chiesa a Genova, e i monaci cistercensi subentrarono a loro. Nel 1429, i cistercensi cedettero il complesso ai benedettini dell'abbazia di San Fruttuoso, che apportarono importanti modifiche all'abbazia. Quando l'abbazia di San Fruttuoso passò sotto il controllo dell'abbazia della Cervara, San Giuliano seguì lo stesso destino. Tuttavia, San Giuliano non godette mai di notevoli entrate, e i pochi monaci che vi risiedevano ricevevano un modesto sostegno dagli altri monasteri benedettini della zona.




Nel 1798, a seguito delle leggi di soppressione degli ordini religiosi emanate dalla Repubblica Ligure, i benedettini dovettero abbandonare il complesso, che fu venduto e trasformato in una residenza privata. Durante questo periodo, si ritiene che addirittura una fabbrica di biacca sia stata installata nel complesso. Nel 1842, il proprietario Luigi Rolla cedette l'abbazia ai certosini, grazie anche al finanziamento del re Carlo Alberto. Tuttavia, i certosini vi rimasero solo per poco più di un anno, poiché nel 1844 l'abbazia passò ai benedettini della nuova congregazione sublacense. Ci furono diversi contrasti, ma i benedettini rimasero nell'abbazia fino alla sua chiusura definitiva nel 1939, a seguito di una nuova legge di soppressione emanata dal governo sabaudo nel 1855.




Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'abbazia subì danni strutturali, e dopo la guerra, il convento fu utilizzato come rifugio per sfollati, mentre la chiesa rimase inutilizzata e chiusa al culto per un lungo periodo. Negli anni '70, l'abbazia fu lasciata in stato di abbandono, ma nel 1986 fu oggetto di un completo restauro. Nel 1992, in occasione delle celebrazioni colombiane, fu restaurata la facciata. Nonostante un periodo di abbandono e diversi tentativi di restauro interrotti per problemi finanziari e burocratici, oggi l'abbazia è in uno stato discreto di conservazione. La chiesa è ora utilizzata per scopi non religiosi, mentre il resto del complesso è di proprietà del Ministero dei Beni Culturali.





Descrizione dell'Abbazia di San Giuliano


L'abbazia si presenta nel suo aspetto quattrocentesco in stile romanico-gotico ed è costituita da un convento, una chiesa e un piccolo chiostro. La chiesa, situata sul lato mare, ha un portale in pietra nera che risale al XVI secolo. All'interno della chiesa, vi sono quattro cappelle laterali, un crocifisso in legno, una cancellata in marmo e un ciclo di affreschi sulle lesene dell'abside che raffigurano la Vergine e i Santi.





L'abbazia di San Giuliano rappresenta un prezioso pezzo di storia di Genova, che testimonia secoli di cambiamenti e vicissitudini, ma che mantiene ancora oggi il suo fascino e la sua bellezza.


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